Image

PRIMA VISITA

Prendere appuntamento con un medico o un chirurgo estetico è sempre frutto di una decisione ben ponderata. In effetti questa visita non è dettata da una esigenza patologica, ma è il risultato di un percorso strettamente personale, in quanto  il corpo non è sofferente ed il paziente non è ammalato. La sua motivazione è di tutt’altra natura: è la sua immagine che è fonte di sofferenza, più o meno intensa. E’ questo tipo di richiesta e la sua pertinenza che saranno esaminati durante la prima consultazione.

A causa di ciò, se l’esame attento del problema fisico è certamente importante, ascoltare le parole del paziente lo è altrettanto: sentire il paziente descrivere il suo fastidio, esprimere i suoi desideri, parlare del proprio corpo è essenziale per comprendere meglio la sua richiesta, poterla decifrare e misurarne le motivazioni.

Ogni paziente è diverso dall’altro e spesso non per tutti è semplice esprimere esattamente i propri fastidi e le proprie sofferenze; ci sono persone che presentano un evidente disturbo di natura fisica (alcune importanti ipertrofie mammarie per esempio), altre che, avendo subito un trauma anche minimo, sopportano   male il loro sguardo e quello degli altri, altre  che, senza un problema apparente, vogliono solo abbellire il loro corpo usando i mezzi messi a disposizione dalla chirurgia estetica; infine quelle altre, di gran lunga la maggioranza, che ci consultano solo allo scopo di ringiovanire il proprio aspetto. Oltre a ciò non bisogna dimenticare tutti coloro che richiedono un intervento  per "correggere" un difetto immaginario. Nella maggior parte dei casi, nulla del loro fisico giustifica i loro complessi ed il fastidio che ne risulta è assolutamente sproporzionato; molti di essi vedono nella medicina e nella  chirurgia estetica una soluzione alle loro sofferenze ed ai loro problemi ma questa è solo una illusione e lasciar credere loro il contrario, sarebbe deontologicamente condannabile.

Il problema, in questi casi, non è certamente di tipo fisico, ma solo di natura psicologica ed è nostro compito orientare questi pazienti  verso quegli specialisti che possono aiutarli in modo più efficace. Prima di decidere di sottoporsi ad un intervento di medicina o chirurgia estetica, è indispensabile per il paziente rispettare alcune condizioni: dapprima essere certi che la decisione sia "personale" e non dettata dai rapporti con chi gli è vicino sia nell’ambito familiare che lavorativo, poi valutare serenamente l‘entita del fastidio, del disturbo o del complesso ed il suo reale impatto sulla vita  quotidiana, infine cercare di capire, il più precisamente possibile, ciò che l’intervento può apportargli.

E’ attraverso il dialogo con il paziente che noi riusciamo a reperire eventuali errori di valutazione che non potranno dare adito ad altro che ad un cattivo risultato sia dal punto di vista fisico che psicologico. Quando pensiamo di aver capito bene la richiesta e le motivazioni del paziente, sta a noi dare la giusta " indicazione" medico chirurgica, proponendo il gesto tecnico che ci sembra più appropriato al caso, spiegandone i principi, lo svolgimento e le conseguenze, essendo precisi il più possibile ed assicurandoci, nel frattempo,  che il paziente abbia assolutamente ben compreso il tutto.
Non è certamente compito del medico chirurgo convincere il paziente all’ intervento, ma egli dovrà decidere da solo, dopo una attenta riflessione e con assoluta coscienza di tutto ciò cui va incontro. Mentre alcuni, dopo la prima visita, non troveranno le risposte che attendevano o speravano, altri, invece , proseguiranno in questo percorso e con essi, a questo punto, si instaurerà un rapporto medico-paziente inevitabilmente basato sulla "fiducia" reciproca.

Un intervento di medicina o chirurgia estetica deve essere frutto di una collaborazione stabilita in tutta fiducia tra medico e paziente  e da ciò ne dipenderà anche il risultato finale. Ed, in ambito estetico, l’unico criterio di successo è la soddisfazione del paziente; se egli non è soddisfatto del risultato, l’intervento può considerarsi non riuscito, anche se effettuato in maniera tecnicamente corretta.
Durante la prima visita verrà compilato il dossier medico-chirurgico ed è indispensabile spiegare al paziente, in modo chiaro e documentato, le tecniche che saranno utilizzate, la durata presunta dell’intervento, il tipo di anestesia che verrà praticata ed il posizionamento esatto delle cicatrici, se si tratta di chirurgia, in modo da soddisfare il più possibile le esigenze estetiche del paziente.

Verrà anche realizzato un bilancio fotografico, necessario nell’eventualità di un prosieguo del rapporto medico-paziente che, dopo una attenta riflessione, porterà alla decisione di effettuare l’intervento; in questo caso verrà stilato il consenso informato, indispensabile dal punto di vista medico-legale per una corretta informazione del paziente sui rischi e le eventuali complicazioni che possono essere legati all’atto medico o chirurgico, oltre a quanto detto sopra, rappresentando esso un vero e proprio “contratto di fiducia” tra medico chirurgo e paziente .
Dopo l’intervento, il rapporto proseguirà con le necessarie visite di controllo  (eventuale ablazione dei fili, controllo degli esiti cicatriziali, etc..) ed il medico chirurgo assicurerà al paziente la sua completa disponibilità per qualunque problema durante il periodo di convalescenza ed oltre; è assolutamente importante che il paziente non si senta mai “abbandonato” a se stesso dopo l’atto medico o chirurgico e possa sapere di poter contare sui consigli e sull’assistenza del suo medico, che sarà raggiungibile anche privatamente ed in qualsiasi momento. Spesso differenti situazioni evidenziatesi alla prima visita ci porteranno o a rifiutare categoricamente l’intervento o ad indurre il paziente a temporeggiare, riflettere meglio ed eventualmente riprendere un successivo appuntamento.